Scandaglio Meccanico Walker
Scandaglio meccanico – Agli inizi dell’800 la flotta inglese era la più numerosa al mondo, con oltre 450 unità, tra navi di linea e naviglio minore, rispetto alle quasi 100 unità di quella francese. Una delle cause di perdita di navi era dovuta alla navigazione su bassi fondali, soprattutto in quelle zone del nord Europa dove spesso la visibilità della costa è ridotta da nebbia o foschia e le maree sono piuttosto ampie.
Una così numerosa flotta richiedeva equipaggi numerosi tanto da spingere diversi Paesi all’arruolamento forzato o a leve incentivate da premi. Pochi erano i marinai di formazione o che si imbarcavano per scelta.
Lo scandagliamento ottenuto con il classico scandaglio, costituito da un peso assicurato ad una sagola, non è un’operazione semplice, occorre attenzione, equilibrio (in genere occorreva stare su una tavola fuori bordo), riconoscere le marche anche al buio, saper contare. Non era così improbabile che chi veniva incaricato di scandagliare fosse un contadino, un galeotto, un ubriaco o un analfabeta. La Royal Navy, consapevole di tutto ciò diede piena responsabilità agli ufficiali di guardia che potevano rischiare di essere deferiti alla corte marziale in caso di incaglio.
Per cercare di rendere più veritiera la misura dei fondali, nel 1808 il Board of Longitude, l’ente governativo britannico fondato nel 1714 allo scopo di risolvere il problema della longitudine in mare, assegnò all’orologiaio inglese Edward Massey la fornitura di un nuovo tipo di scandaglio dotato di un meccanismo con cui era possibile registrare la misura del fondale durante la discesa del peso in maniera che una volta riportato a bordo l’ufficiale di guardia era in grado di leggerne il valore, riportandolo sul giornale di bordo. Successivamente, nel 1860 tale scandaglio Massey fu sostituito da un nuovo scandaglio che, pur funzionante secondo lo stesso principio, era più semplice ed affidabile. Il nuovo strumento fu realizzato da un altro artigiano inglese, Thomas Walker, in origine costruttore di stufe.
Dall’immagine si comprende il funzionamento: durante la discesa sul fondo l’arpionismo D è mantenuto alzato per la spinta esercitata dall’acqua permettendo al rotore B di ruotare facendo avanzare le due rotelline graduate A poste su entrambe le facce, una per misure fino a 30 piedi e l’altra fino a 150. Raggiunto il fondo l’arpionismo si porta in basso bloccando il movimento della ventolina durante la risalita. Giunto a bordo l’ufficiale era in grado di leggere il fondale dalle due rotelline dello strumento.
Da allora la ditta inglese Walker ha costruito numerosi strumenti nautici fino alla metà del ‘900 ed è famosa soprattutto per aver introdotto il primo solcometro meccanico, noto come Harpoon (arpione), in sostituzione del solcometro a barchetta.