Struttura alta 15 metri, costituita da un corpo a pianta quadrata sorretto da quattro archi acuti per ridurre l’impatto delle onde, situata su uno scoglio affiorante all’interno di un’area di circa 40 kmq caratterizzata da ridotti fondali e scogli affioranti. Tale area, indicata come Secche della Meloria, si trova in corrispondenza della costa livornese ed ha forma all’incirca triangolare ai cui vertici sono presenti i fari 1884 Fl(2) W 10 s e 1888 Q(6)+L Fl W 10 s e una meda elastica luminosa Cardinale Est 1892 Q(3) W 10 s.
Come si può immaginare le Secche sono state un luogo di numerosi naufragi tanto che fin dalla metà del XII sec. la Repubblica di Pisa fece erigere una torre che segnalasse, tramite fiaccole luminose anche di notte, il pericolo di quelle acque e al tempo stesso fosse un punto di vedetta contro le incursioni dei pirati saraceni. Nel 1284 venne distrutta dai genovesi nella celebre battaglia della Meloria che diede inizio al declino della potenza marinara di Pisa. La torre venne ricostruita nel 1598 dal Granduca Ferdinando I de’ Medici. Fu nuovamente distrutta dalla forza del mare e quindi riedificata nel 1712 per volontà di Cosimo III, Granduca di Toscana, anch’egli della dinasta dei Medici. Poiché la torre non è dotata di sistema di segnalamento, negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso furono eretti due fari, uno a nord e l’altro a sud della secca, mentre negli anni ’80 furono eseguite opere di consolidamento e restauro.