Carte, mappe ed altre definizioni

Carta, nel significato di rappresentazione sul piano, in forma ridotta e secondo opportuni simboli, della superficie della Terra o di una sua parte. Ha origini con il XIV secolo: l’italiano Petrus Vesconte (?- forse 1327), considerato il primo ad aver apposto firma e data su un’opera cartografica, utilizzava sia il termine carta sia tabula; un’ordinanza catalana del 1354 e un documento ufficiale portoghese del 1443 riportano l’espressione carta de marear.
Derivato dalla parola latina charta (foglio di papiro, scritto), si ritrova nelle principali lingue europee: : il francese carte, il tedesco karte, l’inglese chart, il norvegese kort.

Mappa, un termine latino (un pezzo di stoffa, un tovagliolo, un drappo) assegnato dagli agronomi medievali alle loro rappresentazioni grafiche dei terreni che probabilmente venivano eseguite su tela, da cui il termine.
Nella lingua italiana è pertanto la rappresentazione grafica di una zona di terreno, una carta geografica o topografica, una pianta la cui scala non supera certi rapporti.
Da tale termine seguirono parole composte come mappa mundī (da mundus, mondo), l’ antico francese mapamonde, il nostro attuale mappamondo, una rappresentazione cartografica in scala ridotta dell’intera superficie terrestre, talvolta riportata su una sfera, a partire dal IV sec., una realizzazione, soprattutto fuori dall’Italia, indicata più correttamente come globo, dal lat. globus o come planisfero, anche questo termine improprio.
Nella lingua inglese i due termini chart e map vengono assegnati a due distinte rappresentazioni della superficie terrestre. Il primo termine, che è anche grafico, tabella, è una rappresentazione di dati idrografici quali fondali, pericoli, ostacoli, ecc. utili al navigante; il secondo termine, map, è un contenitore di informazioni topografiche secondo criteri che ne specializzano l’impiego, dalle mappe stradali, agli atlanti, dalla rappresentazione della volta celeste alle distribuzioni geospaziali di informazioni su specifici temi (mappe tematiche), come quelli economici, sociali, sanitari, ecc.
Anche nella lingua spagnola la carta nautica è detta carta náutica mentre mapa è la carta geografica.
Nella lingua italiana il termine carta ha un significato molto ampio, dalle carte geografiche, tematiche, ai semplici fogli su cui scrivere, stampare, al materiale che in altre lingue deriva dal greco pápyros: in fr. papier, in ingl. paper, in sp. papel, da cui fogli di carta come l’ingl. sheet of paper.

Planisfero, dal latino planus, piatto, livellato e sphaera, in origine era la parola indicativa di una rappresentazione su superficie piana di una porzione della sfera celeste (tanto da essere qualche volta il nome dell’astrolabio). Successivamente il termine venne assegnato anche alle raffigurazioni cartografiche dell’intera su­perficie terrestre su una superficie piana secondo un tipo di proiezione.

Cartografia, termine relativamente recente, in uso tra i geografi francesi e tedeschi a partire dai primi anni dell’800.
Dal francese cartographie, composto dal latino medievale carta e dal francese graphie a sua volta dal greco graphia, scrittura, disegno, descrizione

Cosmografia, dal tardo latino (II-V sec.) cosmographĭa, a sua volta dal greco cosmos, universo, con il ‘500 assume il significato di descrizione del cielo con i relativi fenomeni, successivamente divenne sinonimo di geografia, intesa come rappresentazione scritta e disegnata di quanto era narrato in forma scritta e orale da viaggiatori, mercanti, monaci, piloti di navi. Attualmente il termine è ancora usato come descrizione di tutta la Terra in contrapposizione alla geografia che si occupa delle singole regioni.

Corografia, termine definito da Tolomeo come rappresentazione visiva di località come porti e villaggi. Nel Rinascimento venne impiegato per le mappe di piccole aree nazionali.

Nell’antica Grecia la parola pinax (da cui l’ital. pinaco nelle parole composte come pinacoteca) era il termine generico di tavola o quadretto dalla superficie piatta, come quelle cosparse di cera su cui si poteva scrivere. Tale termine era anche in uso ad indicare le carte geografiche a volte aggiungendo l’aggettivo geographikos (pinax). E’ proprio da tale originario significato che già con il Medioevo era in uso il termine tabula (spesso con l’aggiunta di Geographica) per le opere cartografiche.

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