Oggi, nell’era dell’elettronica digitale e dei sistemi di navigazione satellitare, i fari, o almeno la maggior parte di essi, hanno perso la loro importanza originaria. Così vi sono fari dismessi, non più necessari, abbandonati o convertiti ad altro uso ma anche fari che continuano la loro funzione di assistenza alla navigazione segnalando luoghi pericolosi o di una certa rilevanza. Tra i fari ancora funzionanti ve ne sono alcuni che ancora posseggono parti delle originarie strutture di illuminazione, dalle lenti agli orologi per la sincronizzazione dei movimenti.
C’è un faro, quello di Elbow Reef che ancora oggi è dotato, unico al mondo, di una sorgente luminosa a cherosene con movimento della lente a carica manuale. Si sa che i fari sono un patrimonio culturale, storico e sociale non solo per i marittimi ma anche per le comunità locali che per generazioni hanno condiviso la propria vita con quella del faro.
In tale spirito un’associazione, la ERLS (Elbow Reef Lighthouse Society) si è presa la responsabilità di mantenere le apparecchiature del passato storico del faro funzionanti e non automatizzate. Infatti il sistema di rotazione capace della sequenza di 5 lampi ogni 15 secondi (Fl(5) W 15s) è costituito da un orologio a contrappeso che va caricato a mano periodicamente.
Equipaggiato e gestito ininterrottamente dal 1863, il faro di Elbow Reef (letteralmente scogliera del gomito) si trova su una delle isole Abaco nelle Bahamas, a 26°32′23″N 76°57′44″W, ed ha una portata di 23 miglia. La lucerna a cherosene, dotata di stoppino con mantello ignifugo, è posta nel fuoco di una grande lente del 1° ordine sospesa da un sistema galleggiante a mercurio che ne permette la rotazione. Nel 2019 il faro ha resistito ad un intenso ciclone, ma il suo futuro è legato alle donazioni richieste dall’associazione attraverso il proprio sito