Il portoghese Fernão de Magalhães, da noi conosciuto come Ferdinando Magellano (1480-1521), era un nobile, un soldato, un avventuriero. Il 20 settembre 1519, salpò da Sanlùcat de Barrameda, in Spagna, con cinque navi e circa duecentocinquanta uomini. Dopo aver attraversato l’Atlantico giunse in Brasile dove fece sosta. Con il nuovo anno, si spinse lungo la costa dell’America meridionale in cerca di un passaggio che trovò molto a sud, in Patagonia. A questo punto l’impresa non aveva dato i risultati che il governo spagnolo, che l’aveva sostenuta, si aspettava. Inoltre attraversare quello stretto, che successivamente sarà chiamato di Magellano da Gerardo Mercatore nel suo planisfero del 1541, era un’impresa essa stessa a causa dei numerosi canali, ghiaccio e venti contrari tanto che lo stesso Magellano impiegò ben sette settimane per giungere in un nuovo mare che dopo l’inferno passato gli sembrò tranquillo a tal punto da battezzarlo Pacifico. Quel passaggio possibile per la Cina fu abbandonato spostando l’attenzione di inglesi ed olandesi più a nord nel tentativo di trovare il passaggio a nord-ovest tra i ghiacci artici.
Entrato nel Pacifico il viaggio proseguì in alto mare per circa tre mesi raggiungendo le Filippine dove Magellano morì in battaglia. Prese il comando della Victoria, la nave ammiraglia, Sebastiàn Elcano che intraprese il viaggio di ritorno attraversando l’Oceano Indiano, passando il Capo di Buona Speranza e percorrendo la lunghissima costa africana. Arriverà un solo vascello ormai un relitto il 6 settembre del 1522 al porto di partenza. Questa prima Circumnavigazione della Terra , descritta con precisione da un membro dell’equipaggio, l’italiano Antonio Pigafetta, fornì la definitiva reale dimensione della Terra.