Stretto di Malacca, stretto naturale di mare, situato tra la Penisola di Malacca e l’Isola di Sumatra, che collega il vasto Oceano Indiano con la Cina, il Giappone e il Pacifico. Lungo 800 km e largo anche 180, tocca Thailandia, Malesia e Indonesia e si restringe in corrispondenza di Singapore dove si trasforma in una sacca di appena tre chilometri, attraverso cui passa ogni anno il 40% delle merci trasportate da 60 mila navi, le cui dimensioni massimerientrano nella tipologia detta Malamax, una sigla simile a quella del canale di Panama: 470 m di lunghezza, larghezza 60 m e 20 m di pescaggio (in alcune zone il fondale ha un valore minimo di 25 m).
Tale braccio di mare è stato percorso, fin dal nostro Medioevo, da navi per il trasporto di spezie, pietre preziose, porcellane, sete, sotto il controllo di imperi spesso poco noti: Srivijaya, Majapahit, Malacca. Già dal ‘300 lo stretto è stato interessato da atti di pirateria, un fenomeno oggi assai ridotto per la presenza di compagnie di sicurezza privata e di pattuglie delle forze d’ordine di Indonesia, Malesia e Singapore.