Dovendo condensare in poche righe la vita del bolognese Luigi Ferdinando Marsili (o Marsigli) (1658 – 1730), si può dire che fu un viaggiatore particolarmente attento a quanto osservava, spinto da un desiderio di conoscenza che lo porterà ad interessarsi, con metodo scientifico, di geografia, etnologia, idrologia, che trasferì in numerose opere.
Per fornire una pur sommaria idea dell’ampiezza dei temi trattati si rammentano due opere: Histoire physique de la mer (1725), derivato dalle ricerche sui fenomeni del mare effettuate in Francia sulle coste provenzali, negli anni 1706-1708, considerato il primo trattato scientifico di oceanografia e Bevanda Asiatica, brindata, in cui viene trattato l’uso del caffè come bevanda e non come medicinale.
Nel 1711 fondò a Bologna l’Istituto delle Scienze, un luogo di studio e sperimentazione nell’ambito della storia naturale, che si unirà all’Accademia degli Inquieti, oggi Accademia delle Scienze presso l’Università di Bologna.
Dal 1930, in occasione del secondo centenario della morte di Marsili, la sua vasta collezione entrò a far parte dell’omonimo Museo allestito nella Biblioteca Universitaria di Bologna.
In onore dello studioso, il più imponente vulcano sottomarino europeo, presente nei fondali del Mar Tirreno Meridionale, è stato nominato Marsili.