Altri elementi geometrici caratterizzavano gli scafi delle unità maggiori del periodo compreso tra il tardo XVI e il XVIII secolo:
rientrata delle murate (tumblehome), con cui si descrive quel particolare restringimento della fiancata superiore degli scafi delle navi di tale periodo, opposto alla svasatura delle murate (flare) più frequente sulle navi delle epoche successive. Il suo valore è la differenza della semilarghezza massima alla murata con quella in corrispondenza del ponte superiore. Tra i vantaggi conseguenti al restringimento delle murate quello di fornire una distribuzione dei pesi minore nella parte alta dello scafo; di avere il ponte di coperta più distante dalla nave nemica in arrembaggio; presentare a nave sbandata un bordo libero maggiore sul lato di sottovento; sempre a nave sbandata, sul lato di sopravento una superficie la cui forma in qualche modo dava la possibilità di deviare il tiro nemico.
linea di levata dei madieri, tracciata nel piano longitudinale, caratterizza l’innalzamento verso prua e verso poppa di quella parte del fondo individuato dal madiere (floor timber), l’elemento centrale e più basso delle coste collegato alla chiglia, e la corrispondente curva delle larghezze dei madieri nel piano orizzontale. Le due linee venivano tracciate secondo metodi geometrici partendo da specifiche dimensioni dello scafo secondo regole appartenenti ai cantieri o, per le navi militari, da apposite ordinanze definite da ciascuna nazione. Si veniva così a tracciare il profilo del fondo con il progressivo sollevamento e restringimento (rising and narrowing of ship’s bottom) dalla zona centrale alle estremità
curva delle massime larghezze dello scafo, riportata nel piano longitudinale, anch’essa ricavata con opportuni metodi e regole.